Tonno di coniglio

Di Chez Claudia.

2 luglio 2016 Coniglio  Un commento

Tonno di coniglio

Mi corre l’obbligo di riportare la ricetta per Lori, che intende usufruirne per la cambusa della barca…. Come ex componente fissa dell’equipaggio non mi posso esimere.. J

Preparatevi perché la faccenda è lunga anche se semplice…

Per prima cosa va preparato il brodo speziato:  mettere  assieme all’acqua tutti gli ingredienti più una manciata di sale grosso e portare ad ebollizione a fiamma vivace. Gli ingredienti rispetto alla ricetta che mi ha passato Carlotta li ho un po’ variati, ma poi è questioni di gusti…. Potete aggiungere l’alloro e non mettere il ginepro, ugualmente escludere i gusti che non vi piacciono ad esclusione dell’aglio, perché se l’aglio non è nelle vostre corde è più opportuno non preparare questa ricetta, che senza aglio verrebbe completamente stravolta.

Quando l’acqua bolle abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per circa 20/30 minuti, dopo di che si può immergere il coniglio debitamente lavato. Si può mettere intero o a pezzi, io suggerisco di metterlo intero per evitare poi di ritrovarsi le schegge di osso tipiche di quando viene fatto a pezzi e che poi sono tanto sgradevoli .

Continuare la cottura a fiamma bassa (piano ma deve comunque bollire) per circa un’ora e mezza, poi ovviamente dipende dal coniglio… se è biecamente di cattivo allevamento in 30 minuti già di disfa e sconsiglio di utilizzarlo per questa ricetta, ma in assoluto anche per altre…. Se è proprio “di campagna” magari non bastano nemmeno due ore… La regola è che è pronto quando la carne inizia a staccarsi dalle ossa.

Una volta cotto, spegnere il fuoco e lasciare il coniglio a intiepidire nel brodo. Appena è “maneggiabile” spolparlo  adagiando i pezzetti di carne più o meno irregolari (l’importante è che non siano troppo grandi) su un vassoio  con abbondante carta assorbente da cucina. Asciugarlo molto bene (Lori questo secondo me è il metodo per evitare che rimanga “viscido”) .

Tagliare gli spicchi d’aglio privati del germe interno a fettine e lavare e asciugare la salvia.

A questo punto mettere la carne di coniglio alternandola a strati di aglio e salvia in uno o più barattoli  premendo leggermente in modo che non restino spazi vuoti e alla fine coprire d’olio evo  abbondantemente in modo che almeno un centimetro di olio copra la carne. Tappare e mettere a risposare almeno un paio di giorni in frigorifero prima di consumarlo.

Come olio io consiglio un olio evo delicato, quello ligure è perfetto, quello toscano a mio parere è troppo saporito e abbinato all’aglio coprirebbe completamente il sapore del coniglio. Quello di semi è da escludere perché il tonno di coniglio si serve con fettine di patata lessa, un po’ di prezzemolo tritato e si condisce con l’olio di conserva, che quindi deve essere ”buono”.

In frigorifero  il tonno di coniglio si conserva a lungo, ma se l’utilizzo si prevede a lungo termine io preferisco o congelarlo in piccoli  barattoli o sterilizzarlo, tenendo presente che –come tutti i sottoli – una volta aperto va consumato nel giro di pochi giorni e tenendolo in frigorifero.

Il tonno di coniglio secondo me  è un ottimo secondo da servire con le patate calde  nei mesi freddi e a temperatura ambiente nei mesi caldi, ma in piccole porzioni è anche un antipasto sfizioso.

 

 

 

Un commento di Tonno di coniglio

  • Lori dice:

    Grazie amica mia, provato e apprezzato da tutti

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