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Sformato (o flan che dir si voglia) di zucchini e altro ancora

Di Chez Claudia.

21 giugno 2016 Verduriamo  Nessun commento

Sformato di zucchini e altro ancora

Premetto che per la prova “monoporzione”  ho usato gli zucchini del mio orto sul balcone…. quindi piccoli, tenerissimi e senza semi.

Consiglio quindi di usare in alternativa gli zucchino romani (quelli verde chiaro, un po’ costoluti), ma sempre molto piccoli e con i relativi fiori, ovviamente entrambi  devono essere freschissimi.

Tagliare gli zucchini a metà e poi a tocchetti e metterli  in un wok o in alternativa in una padella antiaderente con un filo di olio evo, una spolverata di sale fino, un po’ di prezzemolo tritato e uno spicchio di aglio fresco schiacciato. Il fuoco dovrà essere a potenza medio-bassa, ma l’importante sarà cuocere gli zucchini mescolandoli continuamente  o – meglio – facendoli saltare in modo che restino croccanti.

Dopo 7-8 minuti (dipenderà da quanto giovani sono gli zucchini) aggiungere i fiori a filetti  (lavati solo esternamente e privati del pistillo) e cuocere ancora per un minuto circa, poi spegnere e lasciare riposare.

In una ciotola capiente sbattere le uova con un pizzico di sale e di pepe e poi aggiungere la ricotta setacciata e mescolare delicatamente. Incorporare  poi sempre mescolando la ricotta salata, il parmigiano  e la provola affumicata grattugiati.

A questo punto  unire zucchini e fiori  (ovviamente togliendo l’aglio), una grattata di noce moscata,  il basilico sminuzzato  e la maggiorana e amalgaMare il tutto delicatamente.

Portare il forno a 180° ,imburrare  uno stampo da plumcake  oppure – come faccio io – rivestirlo di carta forno bagnata e strizzata bene e versare tutto il composto.

Informare e cuocere per ca. 35-40 minuti. Lasciare intiepidire lo sformato nel forno e por sformare e servire a temperatura ambiente.

Questa è la mia versione vegetariana, ma se al composto aggiungete dei cubetti di pancetta affumicata (fatta prima sgrassare per qualche minuto in acqua bollente) o del salmone fresco a pezzetti (debitamente diliscato prima!!!)  il flan secondo me sarà ancora più “consistente”, ma sempre delicato e  stupirà i vostri ospiti!

Fatemi sapere… :)

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Ribollita

Di Chez Claudia.

21 marzo 2016 Verduriamo  Nessun commento

Ribollita

Prima che arrivi il caldo una bella ribollita ci sta bene….

Io ho indicato delle dosi di massima per 8 persone, ma proprio perché -come dice il nome – questa zuppa può essere “ribollita” (e in genere più ribollita è e più è buona) fatene pure in abbondanza, considerato che la preparazione è lunga tanto vale fare fatica una volta sola e, se proprio avanzasse, si può farla saltare in padella il giorno dopo o anche surgelarla.

Per prima cosa sciacquare bene i fagioli cannellini, perché poi dovremo conservare l’acqua di cottura. Metterli in ammollo per almeno 10-12 ore aggiungendo nell’acqua  un cucchiaino di bicarbonato, perché aiuta ad ammorbidire la buccia dei cannellini che tende a restare un po’ coriacea. Lessare i fagioli e poi metterli da parte nella loro acqua di cottura. Io per cuocere i fagioli quando non sono freschi, uso la pentola a pressione così in 30 minuti il problema è risolto.  Se preferite cuocerli normalmente armatevi di tanta pazienza, perché impiegano dai 90 ai 180 minuti , dipende dalla qualità..  In Toscana i fagioli cannellini si possono trovare già cotti dai fruttivendoli o anche in certi panifici soprattutto di campagna e in genere sono molto buoni, in ogni caso sconsiglio caldamente di utilizzare fagioli precotti in barattolo.

In una pentola molto capiente – meglio se di coccio – rosolare la cipolla tagliata finissima e uno spicchio d’aglio sbucciato e privato del germe interno con abbondante olio evo. Rosolare non vuol dire “bruciacchiare” quindi prima che cipolla e aglio siano dorati aggiungere un goccino d’acqua per bloccare la cottura, togliere l’aglio e aggiungere carota, sedano, porro e cavolo verza precedentemente tagliati sottilmente e far insaporire per qualche minuto aggiungendo i pomodori spellati, privati dei semi e fatti a pezzetti, un po’ di sale e foglioline  di timo.

A questo punto aggiungere metà dell’acqua dei fagioli di cottura e le foglie di bietola sminuzzate. Volendo in questa fase si può aggiungere anche il cavolo nero (ovviamente solo le foglie e tagliate a pezzetti), io preferisco prima far saltare in una padella antiaderente le foglie (sempre dopo aver tolto la nervatura interna) con olio evo, una spolvera di sale  e un paio di spicchi d’aglio spellati e privati del germe interno. Questo perché il cavolo – che caratterizza questa zuppa – resta più saporito. Aggiungere anche il cavolo alla zuppa, dopo averlo tagliarlo a pezzetti.

Se il tutto dovesse risultare troppo asciutto aggiungere un po’ di acqua o, meglio, del brodo vegetale e cuocere per almeno mezz’ora a fiamma bassa. Intanto mettere da parte  un terzo dei fagioli cannellini e passare la setaccio (o frullare in un mixer o con un frullatore a immersione) il resto dei fagioli con la loro acqua e versare il passato nella zuppa e cuocere per altri 30 minuti. C’è chi questa operazione la fa dall’inizio, ma il passato di fagioli tende a far attaccare la minestra  in cottura, soprattutto se si usa una pentola di coccio e quindi preferisco aspettare.

Ovviamente ogni tanto assaggiare e aggiustare di sale e di pepe. Solo qualche minuto prima, che la cottura sia ultimata aggiungere i cannellini che si erano lasciati interi.

Tagliare il pane toscano possibilmente un po’ raffermo a fette (io prima le  abbrustolisco leggermente e le struscio un po’ con l’aglio)… prendere una zuppiera capiente adagiarvi sul fondo  uno strato di fette di pane  versarvi sopra metà della la zuppa bollente, fare un secondo strato di pane e ricoprire con la zuppa restante. Lasciare riposare almeno 30 minuti prima di servire con un giro di olio evo toscano.

E’ assolutamente vietato il formaggio!!!!

Per scaldare quella che dovesse avanzare rimettere in una casseruola e far ribollire con un goccio di acqua o brodo vegetale oppure farla saltare in una padella antiaderente con un po’ di olio evo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Maxi-gnocchi ripieni al sugo di carciofi

Di Chez Claudia.

28 febbraio 2016 Verduriamo  Nessun commento

maxi-gnocchi ripieni con sugo di carciofi

Voglia di gnocchi, ma con una marcia in più…. quindi cosa di meglio, che dare un’occhiata in frigorifero per farsi venire l’ispirazione mentre le patate di lessano…

Il procedimento per gli gnocchi è quello normale, ma oggi ho voluto usare le dosi di Bruno Barbieri e – considerato il risultato-  penso che le adotterò per sempre :)

Dopo aver lessatoe spellato le patate, schiacciarle e aggiungere sale, pepe, una grattata di noce moscata, la farina, i tuorli d’uovo e il gruviera e impastare tutto velocemente.

Nella mia ispezione in frigo avevo trovato dello stracchino da salvare dall’imminente scadenza, quindi ho pensato di usarlo come ripieno per gli gnocchi. A questo punto fornare delle palline di impasto di patate di ca. 30 g l’una, aprile poi a metà e mettere nel mezzo un pezzettino di stracchino (ma andrà benissimo anche del gorgonzola, della fontina o del taleggio) e richiuderle rotolandole tra le mani infarinate.

Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata e scolarli appena verranno a galla…. essendo così “corposi” riusciranno a salire a galla solo quando saranno cotti a puntino.

Possono essere conditi con del semplice burro fuso e salvia o con una passatina di pomodoro e basilico fresco fatta in casa… io però – sempre in frigorifero  – avevo trovato un bel carciofo (una “mammola” romana) e quindi ho fatto un condimento semplice con il carciofo.

Pulire il carciofo tenendo la parte interna più morbida, tagliarlo a fettine sottili e metterle a stufare in una padella con un filo d’olio evo, uno spicchio d’aglio schiacciato, sale e prezzemolo e un goccino d’acqua. Appena saranno cotti (max 10 minuti) schiacciare tutto con la forchetta, aggiungere un tocchetto di burro e lasciarlo a fiamma bassissima solo il tempo che il burro si sciolga e solo alla fine – se necessario – aggiungere appena un po’ di  olio evo, condire gli gnocchi e servire immediatamente.

Gli gnocchi dovranno essere serviti caldissimi in modo che all’interno il formaggio risulti bello morbido.

 

 

 

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Pesto maltese a modo mio

Di Chez Claudia.

23 agosto 2015 Verduriamo  Nessun commento

Calamarata al pesto maltese

Si tratta di una rivisitazione del pesto di Tina, non per darmi delle arie ma perchè non lo facevo da tanto tempo, e quindi non ricordavo esattamente gli  ingredienti,  e perchè l’ho fatto con quanto avevo in casa… il risultato è stato più che soddisfacente quindi vi passo la ricetta..

Mettere nel mixer l’aglio, spellato e privato del germe interno, con le nocciole o con i pinoli e dare una prima frullata. Poi aggiungere i peperoncini (privati dei semi e del gambo, lavati e asciugati),  il parmigiano e un filo di olio evo e rimixare fino ad ottenere una crema.

Mettere il composto ottenuto in una terrina dove condirà la pasta e aggiungere la panna liquida a crudo, mescolare bene e assaggiare per valutare se aggiungere un po’ di sale.

Cuocere la pasta che preferite, preferibilmente spaghetti o linguine o pasta corta liscia…

io ho usato la calamarata e andava benissimo

condire mescolando bene la pasta al pesto aggiungendo un pezzettino di burro e servire.

Una ricetta semplice semplice, ma molto gustosa.

 

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Fiori di zucca ripieni gratinati

Di Chez Claudia.

6 giugno 2015 Verduriamo  Nessun commento

Fiori di zucca ripieni gratinati

Non so voi, ma io in cucina vado a periodi…  c’è stato quello dei fiori di zucca ripieni al gratin e poi per dieci anni  non li ho più rifatti…. oggi mi ha fatto voglia una bella insalatina con fiori eduli commestibili e pensando a cosa accompagnarla mi è tornato alla memoria questo piatto….

Fare una besciamella leggera aggiungendo un pizzico di curcuma, giusto per dare un tocco in più di colore. (Non sto a riscrivere come fare la besciamella perchè tutti lo sanno e comunque potete ritrovare le istruzioni  in qualche mia ricetta di lasagne).

Setacciare la ricotta…. può sembrare un’operazione inutile, ma non lo è affatto, è invece un modo per rendere la ricotta più soffice e per incorporare meglio gli altri ingredienti evitando di fare un “mappazzone”, come direbbe Barbieri. Aggiungere parmigiano e pecorino romano grattugiati, sale, una spolveratina di noce moscata e le fogliette di 6-7 rametti di timo fresco, se non amate il timo potete usare altre erbe aromatiche di vostro gradimento. Amalgamare il tutto delicatamente e riempire i fiori dopo aver tolto il gambo e il pistillo. Adagiarli su una teglia da forno dove avrete messo un leggero strato di besciamella e ricoprirli con la besciamella restante.  Completare con una spolveratina di parmigiano e qualche fiocchetto di burro e informare.

Il forno dovrà essere già a 180°. Cuocere per ca. 10 minuti in modalità statica e poi passare al grill fino a che la superficie inizierà a fare un po’ di crostina. Non esagerare con la grigliatura perchè è un piatto delicato e si rischierebbe di coprire il sapore dei fiori.

Servire tiepido… può essere un secondo leggero, ma anche un contorno.

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